La mobilità connessa: affrontare le sfide legate all’urbanizzazione e alla domanda di trasporto


La mobilità connessa: affrontare le sfide legate all’urbanizzazione e alla domanda di trasporto Immagine

Non sempre il progresso della civiltà va di pari passo con il rispetto dell’ambiente. L’urbanizzazione, cioè lo sviluppo di città già esistenti e la nascita di nuovi centri urbani, lo dimostra molto bene.  L’assenza di regole e la cementificazione selvaggia hanno portato ingenti danni al nostro pianeta e alla biodiversità. Infatti, la conseguente diffusione di nuove infrastrutture, come autostrade o ponti, e di nuovi edifici, come uffici e fabbriche, ha prodotto ulteriore inquinamento. In questo contesto, va evidenziato anche il “sistema trasporto”, una questione sempre cruciale, difficile da gestire e che si collega a quanto detto poco fa.

Secondo l’ONU potremmo risparmiare fino alla metà delle risorse del nostro pianeta se i settori dei trasporti e delle infrastrutture venissero gestiti in maniera efficiente.

Le città sono il motore dell’economia europea: attraggono investimenti, producono ricchezza, sviluppano tecnologie e innovazione, assicurano la creazione di posti di lavoro, compresi quelli più qualificati. Allo stesso tempo, tuttavia, l’addensamento delle attività economiche nelle aree urbane, insieme al consolidarsi di stili di mobilità dei cittadini sempre più frammentati, ha prodotto negli ultimi anni una crescita generalizzata della domanda di trasporto delle persone e delle merci, soddisfatta in larga parte da mezzi privati di locomozione.

In Italia alcune criticità caratteristiche della relazione tra domanda di mobilità e contesto urbano tendono ad accentuarsi. La pressione sulle città determinata dalla crescente congestione da traffico e dal difficile controllo dei livelli di inquinamento ha spinto gran parte degli Enti locali a riflettere sull’organizzazione del proprio sistema di mobilità e a tentare soluzioni alternative.

Oggi i pianificatori urbani e del traffico devono trovare un equilibrio tra diverse esigenze concorrenti, quindi delle soluzioni che siano convenienti, efficienti ed eque. La transizione verso un ecosistema di mobilità più sostenibile è più urgente che mai per affrontare sfide come il cambiamento climatico e, appunto, la crescente urbanizzazione e modellare ambienti vivibili. Allo stesso tempo, la domanda di mobilità e di mezzi di trasporto facilmente accessibili è in costante crescita.

L’opportunità per rendere i nostri sistemi di trasporto più sicuri, più puliti, più efficienti e più facili da usare è data dalla “mobilità connessa”, che si riferisce a veicoli autonomi/connessi o auto a guida autonoma (veicoli che possono guidarsi senza l’intervento umano).

Con l’evoluzione delle tecnologie digitali, come la robotica, l’intelligenza artificiale, i computer ad alte prestazioni e le potenti reti di comunicazione, i veicoli in generale e le automobili in particolare, stanno cambiando rapidamente. Pertanto, le politiche e la legislazione in materia di tecnologia digitale, tra cui la cybersicurezza, la responsabilità, l’uso dei dati, la vita privata e lo spettro radio/connettività sono di crescente rilevanza per il settore dei trasporti. Tali aspetti necessitano di un coordinamento a livello europeo per garantire che un veicolo possa rimanere connesso all’attraversamento delle frontiere.

Sono in atto profondi cambiamenti nel settore auto e della mobilità, e gli ultimi mesi hanno dimostrato come ormai nessun attore dell’ecosistema può considerarsi al di fuori di questa “rivoluzione”. Frenano le vendite di auto elettriche, a causa di un’esperienza utente che non convince appieno il consumatore e di prezzi ancora troppo elevati; nuove strategie e modelli di business basati sui dati, sulla connettività e sull’Intelligenza Artificiale arrivano sul mercato; cresce la consapevolezza da parte degli attori della filiera dell’auto, in primis fleet manager, dealer e autoriparatori.

Al tempo stesso, nascono i primi progetti di Mobility-as-a-Service (MaaS), si espandono le reti di comunicazione V2X (Vehicle-to-everything) e si assiste allo sviluppo di nuove sperimentazioni, dalla Smart Road alla guida autonoma.

A cura di Ernesto Meoli

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