Packaging ecosostenibile: cos’è e quali materie prime vengono usate


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La sostenibilità è un tema molto importante al giorno d’oggi, anche nel settore del packaging

Questo per due motivi principali: da un lato le normative europee che spingono verso la ricerca di soluzioni green, e dall’altro la consapevolezza dei consumatori, i quali sono costantemente alla ricerca di prodotti non solo genuini ma anche eco-compatibili.

Proprio per questo, sono sempre di più gli imballaggi progettati secondo il principio delle 3R (ovvero ridurre, riutilizzare e riciclare). Ciò significa che ogni fase di produzione si considera l’impatto ambientale, fin dalla scelta dei materiali.

Carta e cartone

Tra i materiali principali per la produzione di un imballaggio ecosostenibile è possibile citare carta e cartone. Questi materiali, infatti, sono considerati “responsabili”, poiché sono rinnovabili e riciclabili, se differenziati in maniera adeguata.

Nello specifico, la carta può essere riciclata fino a sette volte e può essere impiegata in diversi modi, così da ridurre l’impatto sull’ambiente.

Bioplastiche

Tra i packaging sostenibili è possibile annoverare anche quelli realizzati in bioplastica compostabile, un materiale che permette anche di recuperare gli scarti alimentari. Esistono diverse tipologie di bioplastiche, ma quelle più utilizzate sono:

  • Acido Polilattico: quando si parla di packaging sostenibili non è possibile non fare un cenno anche al PLA ovvero, l’acido polilattico. Si tratta di un materiale compostabile e biodegradabile, derivante da determinati prodotti vegetali ed è largamente impiegato nel settore degli imballaggi alimentari. Tale materiale possiede caratteristiche importanti, come ad esempio quella dell’impermeabilità e della resistenza meccanica. Il PLA viene utilizzato anche per i giocattoli, oggetti da esposizione, prototipi nonché modelli architettonici. Viene altresì impiegato, come accennato, anche nel settore alimentare e più precisamente negli imballaggi di alimenti come il pane, l’acqua, detergenti, succhi, grassi, e così via. Insomma trova un campo di applicazione decisamente notevole e non può non essere considerato dalle aziende che sono alla ricerca di packaging sostenibili;
  • Mater-Bi: si tratta di un materiale composto da sostanze vegetali, tra cui l’amido di mais e polimeri biodegradabili. Con il Mater-Bi vengono realizzati diversi prodotti, come i sacchetti per la spesa o per la raccolta dell’umido, ma anche involucri di carta, ecc.;
  • Cellophane: non tutti sanno che il cellophane ha origine naturale e deriva dalla cellulosa delle piante, il che la rende un prodotto ecocompatibile. In genere viene utilizzato per la produzione di packaging nel settore alimentare. Le aziende che operano in questo particolare ambito se vogliono puntare su un prodotto eco friendly non possono non considerare questo materiale. Ciò che lo contraddistingue è la sua trasparenza e flessibilità nonché la sua capacità di allungarsi e stirarsi in fogli e bobine.

Le nuove frontiere del packaging green

Negli ultimi anni il mondo dei packaging green sta vivendo un momento di forte spinta evolutiva. La riprogettazione ispirata ai principi dell’ecodesign e l’uso di materiali green, stanno letteralmente stravolgendo il settore.

Oggigiorno sul mercato vi sono materiali bio-based innovativi, tranquillamente paragonabili alle prestazioni del classico packaging. Le alghe marine, la miscela a base di fibre di legno, gli imballaggi realizzati con semi di cacao, sono solo alcuni dei nuovi materiali green utilizzati per realizzare packaging green.

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